Blisterografie

2015 - on going

Dal 27 febbraio 2014 ho iniziato a frequentare i blister, oggetti molto affascinanti, metallici, “spaziali”. I blister sono contenitori monodose di farmaci che, destinati alla “rottura” mediante la pressione delle dita, diventano dopo l’uso scarti e matrici assorbendo e trattenendo il gesto stesso. Ho pensato di conservarli, uno dopo l’altro e di iniziare a sistemarli dentro dei grandi barattoli di vetro, belli da vedere come quelli usati nelle famiglie numerose del sud.

Boccone Pils
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Un giorno mi sono reso conto che, grazie a quel gesto di pressione che provoca la rottura dell’alluminio sfondabile, apparivano nella cavità misteriosi personaggi. Erano volti definiti dal taglio di luce e ombre, come dei piccoli mostri deformati dall’angoscia, microritratti, trasfigurazioni in bilico tra la vita e la morte, piene di inquietudine ed ironia.

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Produco, con un certo ritmo, questi “ritratti” di personaggi apparentemente sconosciuti. Sono realizzati con tecniche miste e con uso di piccole macchine digitali che montano delle particolari ottiche, da me stesso modificate e successivamente stampati su fogli di alluminio.

 

Blisterografia, 2016. Blister in Jar

Blisterando

Mister Blister. Le tue blisteranti visioni, hanno relazione e ravvicinato contatto con il corpo… il tuo. Il corpo (macchina) sceglie e scatta.
È una questione di Luce e Tempo, come sempre in fotografia.
Chi guarda chi?! Chi guarda cosa?! Cosa guarda chi?! Cosa guarda cosa?!
Il corpo cava il contenuto dai blister e lo ingoia. Nel tempo una pastiglia segue l’altra. Una Cronografia. Una Corpografia. Una Blisterografia.
Ogni pastiglia o pastigliona fa il suo percorso, un viaggio in direzione del Cuore.
Il corpo scatta a ripetizione. L’obiettivo prende la forma e il ritmo del Cuore.
Tutti vedono nella luce ma pochi vedono la Luce. Tu, sei tra quei pochi.
Blister: ‹blìstë› s. ingl. (propr. «vescica, bolla»; pl. blisters ‹blìstë∫›), usato in ital. al masch. (nella pron. adattata ‹blìster›). Tipo di confezione, soprattutto per prodotti farmaceutici, costituito da un foglietto di alluminio termosaldato a un sottile rettangolo di materiale plastico trasparente, entro cui sono contenute e distribuite regolarmente, in vani a forma di bolla, pillole, compresse, capsule e simili.

Mr. Caborg, 4 gennaio 2017